Nel XXI secolo nasce una scuola di Counseling ispirata a una Santa, Monaca Benedettina, vissuta nel Medio Evo, Hildegard di Bingen. Sembra un vero anacronismo, dal momento che siamo lanciati sulla scia di un progresso tecnologico e informatico che ci porta verso un futuro che i racconti di fantascienza ci avevano anticipato e che solo qualche decennio fa sembravano una utopia.. E quindi perché guardare a un passato così lontano, in una epoca che molti storici hanno definito oscura, ma che forse tanto oscura non e’ stata se ha dato spazio a menti fervide come quella di Hildegard..
L’incontro con questa figura avviene per molti in maniera inaspettata e durante il percorso personale o professionale e sicuramente dà un contributo ad un cambiamento e ad una evoluzione. Questa donna così forte eppure così fragile, ha una storia personale molto interessante che ogni donna dovrebbe conoscere. Ultima figlia di una famiglia nobile, nata da una madre quarantenne, quando quell’età significava vecchiezza, dimostra subito una natura complessa, con visioni e preveggenze che manifestava già da molto piccola e con una salute cagionevole, elementi che hanno determinato la decisione della famiglia di “oblarla”, in pratica regalarla al Monastero di Disibodemberg, dove vivrà chiusa in una cella con una nobildonna che aveva scelto una sorta di eremitaggio a fianco di un monastero maschile.
La clausura non fiacca assolutamente la sua tempra, anzi, è li che Hildegard ha accesso a qualcosa di cui le donne del suo tempo non avevano assolutamente diritto: la cultura.
In quel momento storico il destino femminile era amaramente segnato dai maschi della famiglia che decidevano per la donna il marito, mentre il suo destino di moglie madre e di soggiacenza era già scritto senza che si potesse ribellare o avere qualche possibilità di esprimersi.
La mancanza assoluta di istruzione ne faceva donne dipendenti, per cui, paradossalmente, chi sceglieva il convento, seppur fisicamente relegata in uno spazio ristretto, aveva la possibilità di riscattarsi con la conoscenza, che rende liberi…
Fu così per Hildegarda, che nel convento dove ha vissuto, dove poi prese i voti e dove in seguito divenne Badessa, ha avuto accesso ai grandi libri che i conventi custodivano, ha potuto studiare tutto quello che voleva, compresa la musica, e avere accesso agli strumenti musicali.. Fu la “Leonardo” al femminile, naturalmente in quanto donna non altrettanto conosciuta, ma la sua sapienza spaziava dalla astronomia, alla filosofia, alla fitoterapia, alla musica, alla politica e tanto altro.
Fu profetessa e guaritrice al punto tale che il seguito delle suore che volevano stare nel suo convento e dei seguaci fu enorme. Contrastata dai monaci decide di fondare un suo monastero dove alle sue consorelle non impone una vita claustrale severa, ma gioiosa.
La sua vita non fu certo facile, ma la sua forte energia, seppure di salute fortemente cagionevole, l’ha sempre accompagnata, battagliera oltre misura, tiene testa a politici e papi, esempio anche oggi di come una donna con personalita’ decisa puo’ affermarsi nel mondo… scrive libri sia profetici, secondo le sue “visioni” che l’hanno caratterizzata tutta la vita, che di scienze naturali e si spenge a 81 anni, avendo previsto lei stessa il giorno della sua morte.
La sua concezione di benessere e di salute è un concetto rivoluzionario, che anticipa in maniera straordinaria i nuovi modelli e i nuovi paradigmi che la fisica quantistica ci stanno suggerendo di adottare.
E’ il senso dell’unità del tutto e non di separazione e di scissione che caratterizza il pensiero di Hildegard, che sente una profonda unià nell’universo, una profonda unità dell’uomo con la natura e una profonda unità dentro di noi. La nostra cultura, dai tempi della rivoluzione scientifica dopo di lei scinderà questa unità, con la visione newtoniana del mondo, mettendo l’uomo fuori dalla natura, e contemporaneamente Cartesio con il suo “cogito ergo sum”, fa si che il pensiero diventi l’identità di una persona, tralasciando le altre parti, e con il suo “res cogitans e rex extensa”, divide e si separa la realtà interna dalla realtà esterna creando una dicotomia ancora presente e con essa una divisione tra le parti di una persona con devono trovare invece una integrazione: il corpo, la mente, l’anima.
La fisica quantistica sta dimostrando scientificamente il collegamento e l’unità delle parti che noi pensiamo, con la nostra coscienza limitata, siano separate. Il fenomeno dell’”entanglement” ci dice come due particelle che siano state unite in una vicinanza su una comune condivisione di spazio ,se vengono poi separate e portate, come è stato fatto ,a distanza di centinaia di chilometri, se una delle due cambia il suo spin, cioé il suo senso di rotazione, l’altra istantaneamente cambierà il suo spin… è dunque un fenomeno atemporale e aspaziale. Si rimane legati indissolubilmente…
E ancora la Fisica quantistica ci riporta una idea della realtà con cui è necessario confrontarsi, quando con una osservazione nota come “esperimento della doppia fenditura” ci riporta l’idea che la nostra realtà esiste e si manifesta laddove una “coscienza” le permette di manifestarsi, quando vediamo che una particella rivela la sua doppia natura di onda o particella a seconda che non ci sia o ci sia un osservatore..la presenza di un osservatore, la coscienza umana, permette all’onda di “collassare” e dispiegarsi in materia, mentre se l’osservatore non c’è l’onda rimane nella sua funzione d’onda e la materia non si manifesta. La materia per dispiegarsi ed essere ha dunque bisogno della nostra coscienza.. il mondo è quello che creiamo nella nostra coscienza…
Concetti complessi che aprono uno spazio a una nuova interpretazione della realtà e con essa a una nuova concezione filosofica del mondo, di chi siamo noi e di quale sia il nostro benessere.
Se cadono dunque le divisioni tra uomo e natura, dalla natura e dal profondo e pieno contatto con essa potrà venire la nostra salute e il nostro benessere…e se cade la divisione tra corpo, mente, come luogo delle nostre emozioni, e anima come luogo del nostro progetto esistenziale, cambierà radicalmente il nostro concetto di salute e malattia.
Il corpo non più ente staccato che manifesta nella malattia un sintomo che deve essere prontamente soppresso, ma il corpo come messaggero di qualcosa di più profondo e la malattia come segnale di un conflitto che agisce dentro di noi impedendoci il nostro percorso evolutivo.
Da qui nasce il bisogno di formare nuovi operatori che sappiano accompagnare secondo nuovi modelli i percorsi delle persone in disagio, non verso il disfarsi del messaggio che la malattia o il malessere psicologico porta, ma verso la decodifica dei segnali che il corpo e la mente,oltre che l’anima ci manda per affrontare i nostri processi evolutivi.
I programmi della scuola prevedono lo studio di tecniche di Comunicazione e Counseling, che è una relazione di aiuto finalizzata a un problema specifico e non una psicoterapia, lo studio di principi di Psicologia. Fondamentale la comprensione dei nuovi paradigmi cui ci invita la Fisica quantistica per cui è indispensabile comprendere gli elementi di base di questa disciplina.
La natura ci offre mille rimedi utili per la nostra salute per cui è bene conoscere sia le erbe officinali sul campo che i rimedi fitoterapici che se ne ricavano per una buona gestione del benessere. Non manca nella scuola l’acquisizione di Tecniche di consapevolezza corporea, come la Bioenergetica e il Training autogeno. La Meditazione ha un posto importante per il proprio percorso evolutivo spirituale, che ogni partecipante intraprende naturalmente con la sua partecipazione alla scuola, come pure avra’ a disposizione strumenti di evoluzione personale come le Costellazioni familiari di gruppo e individuali.
La scuola ha una durata di tre anni alla fine dei quali si avrà una iscrizione ad un albo professionale secondo la legge 4 del 14 gennaio 2013.Le lezioni sano aperte a chi vuole partecipare anche per una sola giornata o un solo week end.
Come suggerito da Hildegard lo spirito della scuola è la gioia!