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Le gravidanze precoci

La gravidanza in adolescenza

La gravidanza in adolescenza é una problematica con cui gli operatori dei consultori pubblici e i ginecologi vengono frequentemente in contatto. Quasi sempre le ragazze, i loro compagni e le famiglie, laddove siano informate, vivono l’evento in maniera traumatica. In Italia si nota negli ultimi anni un costante aumento del fenomeno, legato a vari fattori:la precocità sessuale delle ultime generazioni non corrisponde a una precocità emotiva e di responsabilità personale, per cui la sessualità può essere vissuta dagli adolescenti in maniera dissociata dallo sviluppo complessivo della personalità, mettendoli a rischio non solo per le gravidanze ma anche per le malattie trasmesse sessualmente. Una gravidanza in adolescenza accade come un evento inaspettato e, anche se la ragazza ha ricevuto informazioni sulla contraccezione e conosce le metodologie contraccettive non necessariamente è passata dalla conoscenza del rischio ad un comportamento consapevole e ad una gestione della sessualità responsabile.

L’interruzione volontaria della gravidanza

Nel mondo sono milioni le gravidanze di adolescenti e molte accedono all’interruzione di gravidanza.In Italia secondo le normative è possibile per una minorenne avere una interruzione della gravidanza anche senza il consenso dei genitori, ricorrendo per mezzo dei servizi preposti al giudice tutelare. Ogni anno il Ministero della Salute pubblica una relazione sull’andamento della interruzione volontaria di gravidanza (IVG) nel nostro paese alla luce della legge194 che ne regola lo svolgimento. L’ultimo rapporto pubblicato conferma una tendenza in Italia alla diminuzione del ricorso alla IVG e il trend sembra continuare ad essere stabile. La tendenza alla diminuzione al ricorso alla interruzione riconosce svariati fattori, tra cui quelli culturali e socioeconomici sono tra i più importanti. Infatti se si scorpora il dato relativo alle donne italiane rispetto alle straniere la tendenza alla diminuzione della IVG è più evidente per le donne Italiane rispetto alle straniere che hanno un tasso di abortività 3-4 volte superiore alle italiane, fattore che muta a seconda delle diverse provenienze socio culturali,delle culture di provenienza e quindi dei diversi approcci alla contracezione nei vari paesi di origine.

D’altro canto è interessante notare come in Italia, se ci confrontiamo ad altri paesi europei dove l’aborto è stato legalizzato, come Francia, Gran Bretagna, Svezia ecc… il ricorso alla IVG è più basso pur avendo nel nostro paese, un minor accesso alla contracezione chimica e anche una minore attenzione verso l’educazione alla procreazione responsabile. I fattori quindi legati alla scelta di interrompere la gravidanza anche per le adulte rispondono a variabili non assolutamente lineari in cui giocano fattori non sempre decodificabili legati ai significati profondi che le donne danno alla sessualità e alla sua gestione. Nelle adolescenti questo dato diventa più complesso e la problematica delle gravidanze precoci assume dei risvolti che vanno compresi in profondità.

La gravidanza precoce come acting out adolescenziale

L’adolescenza è un periodo che porta con sé grandi cambiamenti, sia fisici che psichici, il compito che l’adolescente affronta non è certo semplice, dal momento che in questo momento della sua vita il suo compito evolutivo consiste nell’affrontare ed integrare i cambiamenti del corpo e maturare una identità sessuale adulta e stabile.

Il passaggio da una età infantile ad una adulta consiste nell’abbandonare gli oggetti d’amore primari (i genitori) e passare alla ricerca di un oggetto d’amore eterosessuale. Il passaggio è a volte molto doloroso, significa affrontare ed elaborare un lutto, una perdita; questo puo’avvenire in una forte ambivalenza verso le figure genitoriali che possono essere rifiutate o al contrario fortemente idealizzate. Il passaggio a volte è traumatico e l’adolescente usa varie strategie che lo proteggono dall’ansia e dall’angoscia che questi cambiamenti possono provocare.Incapaci di vivere in profondità il conflitto in atto, cercano la possibilità di esteriorizzarlo, di viverlo all’esterno da sé per poterlo maggiormente controllare e conoscere. I così detti acting out adolescenziali sono dunque gli agiti, le azioni esterne che prendono il posto e aiutano a contollare l’angoscia legata al conflitto interno: i comportamenti adolescenziali possono assumere toni drammatici (aggressività, violenza, droghe, comportamenti irresponsabili, incidenti ecc..)

Il conflitto che si svolge nell’animo dell’adolescente non è quindi vissuto come un momento interno di impegno evolutivo (abbandono della sicurezza dell’infanzia verso la ricerca di una nuova e sconosciuta identità) con la paura ma anche con il desiderio del nuovo che qualsiasi passaggio comporta: una volta esteriorizzato diventa un conflitto tra sé e l’ambiente esterno, a volte violento e drammatico. Lo svantaggio legato agli acting out è che laddove l’azione prende il posto del cambiamento evolutivo, si rallentano i processi di crescita e maturazione su livelli regressivi.

Significato profondo del vissuto dell’adolescente

La gravidanza minorile può far parte dunque degli agiti adolescenziali: la figura di riferimento a cui l’acting out si riferisce è quella materna.In lotta con il potere materno la ragazza con il suo comportamento vuole agire un vissuto da adulta, essere come la madre. Nella giovanissima a volte i rapporti sessuali esprimono la ribellione verso la figura materna restrittiva, a volte sono la ricerca della tenerezza e dell’amore che le è mancato da parte della madre stessa. Ci può, d’altra parte esserci il desiderio di identificarsi con la madre o anche di colmare vuoti identità che includono quindi il voler “essere qualcuno“, avere qualcuno tutto per sé, anche se in seguito, alla nascita del bambino, proprio per la scarsa maturazione dell’io, la ragazza non sarà in grado di assumere tutte le responsabilità materne. Destino dei bimbi nati da madri adolescenti è infatti quello di essere accuduti dalla madre della ragazza che se ne assume la piena responsabilità con l’ ”aiuto” della figlia.

Rischi connessi alla gravidanza precoce

Un rischio importante per le ragazze che partoriscono in giovane età può ,come abbiamo detto, essere un blocco dei suoi processi maturativi, in quanto le istanze regressive che normalmente si manifestano con la gravidanza si vanno a sommare e aggiungere alle istanze regressive e alle ambivalenze non ancora risolte dell’adolescenza, la gravidanza può essere utilizzata per rallentare i processi di separazione e di individuazione dalla propria madre, la spinta evolutiva che in questa fase della vita consente un processo di individuazione e di separazione dalla sfera genitoriale viene annullata dal desiderio regressivo tipico della gravidanza, lasciando la ragazza in una situazione di mancata spinta evolutiva. Il cambiamento del corpo adolescenziale che non si è ancora completato e che aveva già messo a dura prova la accettazione di sé, subirà una altra dura prova con i cambiamenti del corpo legati alla gravidanza. La crisi narcisistica legata ai cambiamenti del corpo della gravidanza si sommerà a quella già in corso per i cambiamenti corporei legati all’adolescenza, impedendole un naturale processo evolutivo di accettazione di sé e sviluppo di una chiara identità personale e sessuale. Le problematiche legate alle gravidanze in adolescenza sono complesse. E’ importante che laddove il problema sorge le ragazze possano avere un sostegno psicologico insieme alla loro famiglia e al compagno. Sia la scelta di una interruzione della gravidanza che di una sua prosecuzione, hanno conseguenze importanti per lo sviluppo psichico e il benessere della adolescente.

Prevenzione

La prevenzione di questo evento, con interventi di sostegno più forte alle giovani generazioni nel momento in cui si affacciano alla sessualità, in una azione mirata e sinergica della famiglia e della scuola, può essere una importante strategia di intervento.

Nella nostra società efficientista in cui tutto, anche il sesso sembra essere diventato una merce di consumo, i giovani pagano un prezzo troppo alto in termini di mancanza di aiuto su tematiche che molte volte le famiglie non hanno coraggio di affrontare per incrollabili tabù legati alla sessualità: le famiglie e la scuola si palleggiano la responsabilità su chi debba essere il soggetto educatore ed in questo vuoto i modelli televisivi prendono spazi nell’animo dei giovani, lasciandoli soli e disorientati. L’adolescenza dunque esprime il suo disagio anche con le gravidanze precoci, una società civile deve saper accogliere questo disagio e agire per contenerlo.

P.Blos, L’adolescenza come fase di transizione (Armando Editore 1996) | D.Marenco, i percorsi dell’immagine in adolescenza (Borla,2000) | A.Novelleto, Adolescenza, amore, accoppiamento (Borla 1992) | L.Spizzichino, Counselling e psicoterapia nelle infezioni da HIV (F.Angeli 2008) | U.Galimberti, L’ospite inquientante (Feltrinelli, 2007)